L’azienda
si è trasferita a Quarrata da appena un mese; è un’eccellenza nel
campo della produzione di chitarre elettriche
Vengono
suonate da Ligabue, Laura Pausini, Caparezza, Maurizio Solieri,
Richard Fortus dei Guns N’Roses e tanti altri artisti di fama
nazionale ed internazionale; viaggiano in almeno tre continenti,
dall’Europa all’Asia (prevalentemente Giappone), fino all’America
(con in testa gli USA): sono le chitarre elettriche della Handmade
Paoletti Guitars che da neanche un mese ha trasferito la propria
sede aziendale dalla provincia di Prato a Quarrata, nella zona
artigianale di via Palatucci.
Oggi,
martedì 8 ottobre, il Sindaco Marco Mazzanti ha raccolto l’invito
del titolare Fabrizio Paoletti a visitare il nuovo stabilimento,
trascorrendo nella fabbrica circa un’ora, durante la quale ha
visitato le varie fasi di lavorazione delle chitarre elettriche.
«Ho
scoperto una realtà davvero straordinaria fatta di tanta
passione e competenza – afferma il Sindaco Marco
Mazzanti – e sono lieto che sia da poco arrivata a
Quarrata. Mi fa piacere che l’azienda
abbia valutato conveniente trasferirsi nella nostra città e
che abbia deciso di operare importanti investimenti sul nostro
territorio. Lo ritengo un segnale positivo per il tessuto
produttivo cittadino e per la nostra zona, che evidentemente sa
essere attrattiva di nuovi, significativi investimenti industriali e
artigianali. Adesso il nome di Quarrata viaggerà nel mondo
anche sull’onda delle sonorità elettriche di questi
meravigliosi strumenti, da oggi “made in Quarrata”».
La
Handmade Paoletti Guitars è nata circa 10 anni
fa a Prato e da circa 5 anni ha ampliato il suo mercato all’estero.
Dallo scorso 9 settembre si è trasferita a Quarrata e da poco più
di una settimana è pienamente operativa nel nuovo stabilimento. Qui
vengono prodotte tutte le fasi della lavorazione: grazie alle
sapienti mani artigiane di Fabrizio Paoletti e dei suoi 4
collaboratori, da una spoglia asse di legno, prevalentemente di
castagno o di acero, nasce il corpo della chitarra, che viene poi
rifinito con intarsi e decorazioni in ottone o in pelle, anch’essi
realizzati all’interno dello stabilimento. Il prodotto finito è
destinato quasi esclusivamente al mercato estero, fatta eccezione per
alcuni grandi nomi della musica italiana.