L’area naturale protetta La Querciola di Quarrata tutela una piccola porzione di circa 118 ettari della piana Pistoia-Prato-Firenze scampata sia alla cementificazione sia alle trasformazioni legate alla meccanizzazione dell’agricoltura e alla diffusione delle colture specializzate.
E’ caratterizzata da un paesaggio agricolo tradizionale con campi di piccole dimensioni, bordati da filari di viti o da siepi alberate, prati-pascoli e seminativi di cereali.
Di elevato interesse naturalistico e paesaggistico risultano le zone umide, costituite da un articolato sistema di fossi e da alcuni stagni con diverse origini e caratteristiche: laghetti piuttosto profondi derivanti dalle cave di argilla, “chiari” venatori e aree umide ripristinate con finalità naturalistiche.
Nell’area sono stati realizzati vari interventi di miglioramento ambientale nell’ambito del progetto “Lungo le Rotte Migratorie”; fra questi la messa a dimora di piante arboree e arbustive in siepi e filari e la realizzazione di uno stagno per l’avifauna, La Laghina.
Ulteriori interventi di naturalizzazione sono stati attuati in fase di realizzazione della cassa di laminazione delle acque del Fosso Quadrelli: uno stagno con isolotti per gli uccelli, due osservatori, boschetti igrofili e nuclei di vegetazione arborea adatta all’insediamento di una colonia riproduttiva di aironi.
La fruizione ricreativa e didattica dell’area è consentita tutto l’anno, seguendo il percorso attrezzato e prestando attenzione al rispetto della proprietà, che è in parte privata.
Nell’area “La Querciola” si trova Casa di Zela, che ospita un museo della civiltà contadina con la collezione Ernesto Franchi, un centro di educazione ambientale e una foresteria.
La coltivazione tradizionale dei campi, con piccoli appezzamenti bordati da siepi, la rete idraulica superficiale ricca di fossi e la presenza di zone umide di varia origine hanno consentito la conservazione di una ricca vegetazione spontanea in un’area da molto tempo bonificata e coltivata.
La vegetazione di ambienti palustri è quella che presenta i maggiori caratteri di tipicità, in quanto espressione diretta degli ambienti che in tempi remoti caratterizzavano le aree di pianura, soggette ad esondazione fluviale.
Negli stagni e lungo i corsi d’acqua si trovano vari aggruppamenti dove prevalgono, secondo le diverse condizioni ecologiche,Carex otrubae, Eleocharis palustris,Iris pseudacorus, Thypha latifolia, Prhagmites australis, Sparganium erectumeJuncus effusus.
Siepi e filari sono costituiti da specie a diverso portamento che creano elementi lineari strutturati. La componente arborea dominante è di norma costituita da Olmo campestre (Ulmus campestris); sono frequenti la Farnia(Quercus robur), l’Ontano nero (Alnus glutinosa), pioppi e salici. Di rilevante interesse sotto il profilo naturalistico e paesaggistico sono le diffuse formazioni a prato stabile, sottoposte a sfalci annuali per la produzione di fieno.
Le specie floristiche associare a questi habitat sono 241, un numero di tutto rispetto se si tiene conto della superficie del sito, e fra queste ci sono 16 specie protette a livello regionale, con elementi di rilevante interesse fitogeografico come Cirsium palustre, Euphorbia palustre e varie specie appartenenti al genere Carex.
La fauna invertebrata è probabilmente la componente faunistica che beneficia maggiormente degli habitat naturali e seminaturali presenti nel sito, essendo in grado di mantenersi con piccole popolazioni anche su superfici di modesta estensione.
Uno studio recente ha censito 23 specie di farfalle diurne, nella maggioranza dei casi legate ad ambienti prativi soleggiati, 11 specie di libellule e 45 specie di coleotteri; questi numeri, unitamente all’aspetto qualitativo, sono indice di una discreta biodiversità entomologica.
Fra i vertebrati, gli uccellisono quelli più facilmente osservabili, con ben 116 specie, fra cui circa 50 nidificanti; durante le migrazioni e d'inverno soprattutto uccelli acquatici, mentre in periodo riproduttivo prevalgono specie boschive e di margine, che utilizzano le siepi alberate.
Le aree umide ospitano una ricca comunità di uccelli acquatici, come aironi, anatre, rallidi e limicoli, e sono frequentati dalla Cicogna bianca (Ciconia ciconia), che nidificapresso l’abitato di Caserana, a poche centinaia di metri di distanza dall’area protetta.
L'erpetofauna è costituita da 5 specie di anfibi e 7 specie di rettili; in ambedue queste classi è stata rilevata una specie alloctona, rispettivamente, la Rana Toro e la Testuggine palustre dalle orecchie rosse.
I mammiferi sono rappresentati da una quindicina di specie, compresa l'alloctona Nutria: 5 specie di pipistrelli, predatori come la Volpe, la Faina e la Donnola, roditori come topolini, arvicole e l'arboricolo Moscardino, e insettivori come Riccio, topiragni e crocidure.
All'interno dell'Area Protetta si trova anche il Museo di Casa di Zela, una struttura che espone circa cinquemila oggetti della vita quotidiana, del lavoro contadino e artigianale, raccolti in cinquanta anni da Ernesto Franchi.
Per la tutela dell’ambiente e della vita dell’area protetta:
Per la tua sicurezza:
Tel. e fax. 0573 84540
E-mail: fucecchio@zoneumidetoscane.it
Sito web: www.paduledifucecchio.eu
E-mail: urp@comune.quarrata.pt.it