Accanto ad attività per le quali è rinomata in tutto il mondo, l'industria del mobile e il florovivaismo, tipico di tutta l'area pistoiese, Quarrata nel tempo ha sviluppato eccellenze anche nelle produzioni legate alla terra: vino ed olio, ma anche formaggi e prodotti più particolari, tipici dell'area del Montalbano.
L'OLIO
Da sempre l' olio extra-vergine è considerato il condimento più sano, infatti il ritorno alla cucina semplice con prevalente uso dell' olio d' oliva e l' uso moderato del vino hanno dimostrato di poter migliorare la qualità e la durata della vita. La cultura dell' ulivo risale all' epoca etrusca e poi all' epoca romana. Partendo dalla Grecia e da quella parte dell' Italia meridionale chiamata Magna Grecia, l' ulivo risalì la penisola fino al confine della sua zona climatica: l' Appennino, al di là di questa barriera il clima è troppo freddo per questa pianta mediterranea, la Toscana settentrionale è quindi una terra di frontiera per questa cultura. Gli alberi sono più piccoli e il loro tronco è quasi sempre danneggiato dal freddo; forse per questa taglia ridotta, che consente però la raccolta manuale, forse per le diverse condizioni climatiche, l' olio prodotto nella Toscana settentrionale ha caratteristiche inconfondibili e ineguagliabili. Qui le piante producono 10 volte meno che nelle zone con inverno più mite, ma unanimemente si riconosce che l'olio dell' alta Toscana è di qualità superiore, meno acido, più fruttato e pieno di sapore, più equilibrato e più stabile degli olii più meridionali.
La denominazione di origine controllata "Toscano" con la menzione geografica aggiuntiva "Montalbano" è riservata all'olio extravergine di oliva ottenuto dalle seguenti varietà di olivi, che devono essere presenti per il 100% negli oliveti: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Pendolino, Rossellino, Piangente. Esso viene prodotto in questa zona, compresa tra le province di Pistoia, Prato e Firenze e quindi anche a Quarrata. Le sue caratteristiche sono: colore dal verde al giallo oro, odore fruttato accompagnato da sentore di mandorla, carciofo, altra frutta matura, verde foglia, sapore fruttato con percezione di piccante, acidità massima grammi 0,5 per 100.
IL VINO
Assieme all'olio, il vino è da sempre il prodotto più importante e più diffuso del territorio di questa zona. L'ottima qualità di questi due prodotti è dovuta non soltanto alle caratteristiche favorevoli del terreno, ma anche all'accurata lavorazione che mantiene i tradizionali processi produttivi.
Il ritrovamento di vasi di vino all'interno di alcune tombe etrusche e l'assegnazione da parte di Cesare ai suoi veterani, tra il 50 e il 60 a.C., di talune terre tra l'Arno e l'Ombrone coltivate fin da allora a vite, ci riporta un bel po' indietro nel tempo. Uno dei primi documenti sulla produzione vinicola ed olearia di queste colline giunge invece qualche secolo più tardi, sotto il dominio, dei Franchi, nell'804 d.C.. L'uvaggio dei vigneti di questa zona è quello tipico del Chianti: sangiovese, canaiolo, malvasia bianca e trebbiano. Vengono prodotti in queste zone il Chianti Montalbano D.O.C.G.,
Il Chianti Montalbano appartiene alla grande famiglia dei vini Chianti, sui quali probabilmente non servono molte parole; pur avendo la propria personalità, mantiene le caratteristiche comuni di tutti i Chianti, che li contraddistinguono da tutti gli altri vini: il bel colore rubino ed il caratteristico profumo vinoso con sentori di mammola.
Merita una menzione il Vin Santo, che secondo la tradizione nella sua variante dolce ed amabile si sposa ottimamente con i cantuccini di Prato. E' prodotto in piccole quantità e per il tipo secco si tratta soprattutto di un vino da meditazione, usato a volte per chiudere un pasto oppure fresco come aperitivo. Al momento della vendemmia vengono scelte le uve migliori, i cui grappoli vengono lasciati appassire su graticci di canna in grandi stanze ventilate. Tra dicembre e gennaio quindi, i chicchi sani vengono pigiati e il liquido ottenuto è messo in recipienti di modesta capacità. Qui, in ambienti di solito sotto tetto (in modo che il mosto possa sentire gli sbalzi termici del cambiamento delle stagioni), il vino è lasciato invecchiare per tre o quattro anni. Si ottiene un giallo ambrato brillante di almeno 16 gradi dal profumo fine e dal sapore alcolico secco o abboccato, che in bottiglia può essere invecchiato per un periodo molto più lungo e affinarsi indefinitamente.
I VIVAI
La Toscana, oltre ad essere famosa per le straordinarie città d'arte e gli incantevoli paesaggi, ha sviluppato, assieme con le sue bellezze naturali, numerose attività nel settore florovivaistico. Tra queste spicca il vivaismo La nascita del vivaismo viene fatta coincidere con la creazione del primo vivaio quando Antonio Bartolini, giovane giardiniere pistoiese nel 1849 cominciò a coltivare piante ornamentali destinate alla vendita, diventando un esempio ben presto imitato da molti concittadini.
La creazione dei primi vivai proprio in questa zona non fu casuale, ma frutto di una cultura secolare che affonda le sue radici nella storia della Toscana, dove i parchi delle grandi ville storiche, fin dal tempo dei Medici, erano modelli per i più importanti giardini europei.
Dai giardinieri delle ville che cominciarono a coltivare piccoli vivai privati per commerciare le piante, l'attività si allarga agli agricoltori della zona, che trovano nella coltivazione delle piante ornamentali una maggior fonte di reddito.
Il vivaismo pistoiese, si espande lentamente fino all'inizio della prima guerra mondiale, ma avrà un notevole impulso solo nel dopo-guerra (anni 1950-1970) che ha contribuito a radicarlo fortemente nella cultura e nella storia del territorio. Quarrata è sede del più grande vivaio europeo e vanta numerose aziende
Un artigianato particolare:il filet
Quarrata è conosciuta per una tradizione artistica particolare: il Filet. Questa'arte era molto diffusa nel secolo scorso, ed a Lucciano, fu fondata nel 1897, dalla Contessa Gabriella Rasponi Spalletti, una scuola, per diffondere questa maestria tra le donne della zona. Si trattò anche di uno strumento di emancipazione femminile che contribuì a migliorare le condizioni di vita delle famiglie.
All'inizio la Contessa riunì cinque donne nella sua villa per istruirle, ed,in appena due anni le ricamatrici erano cinquanta, fino ad arrivare, intorno al 1904 a circa quattrocento. Nel 1903 la ditta "Navone di Firenze acquistò tutto il lavoro fatto e si impegnò a fornire nuovi disegni, filo e tutto quanto occorreva per lavorare; negli anni successivi, nel 1904 la scuola ottenne il gran premio d'onore nell'Esposizione Universale di S. Louis in America, e l'anno successivo un premio alla mostra di Genova. E' importante sottolineare che queste donne lavoravano con regolare libretto di lavoro e contributi previdenziali che davano diritto ad una regolare pensione. La scuola si costituì in una società a carattere cooperativo e di mutuo soccorso, col nome di "Scuola Merletti Lucciano - Quarrata" che poi 1924, a decisione assembleare, venne denominata "Scuola di Modano e Ricamo Contessa Gabriella Spalletti Lucciano - Quarrata", in segno proprio di gratitudine e stima verso la Contessa. La Contessa Spalletti morì nel 1931 e fu sepolta nel cimitero del paese, nella cappella di famiglia; a distanza di 35 anni, nel 1966, le anziani lavoranti fecero erigere a proprie spese, sulla piazza della chiesa di Lucciano, una bella vasca in pietra,in ricordo ed in segno di gratitudine.
La trasformazione di Quarrata da zona agricola a centro industriale ha inizio nel dopoguerra, quando la nascita di aziende operanti nel settore dei mobili tappezzati permette lo sviluppo del settore secondario. L'incremento maggiore si verificò nel manifatturiero, che tra gli anni '50 e '70 vide triplicare le unità locali e quasi quintuplicare gli addetti.
La produzione del mobile a Quarrata era nata negli anni Venti con la ditta Lenzi. I primi modelli prodotti furono una serie di "ottomane" di pregevole lavorazione artigianale, caratterizzate dal gusto dei particolari, sia negli intarsi ornamentali che nella scelta dei tessuti.
Quarrata si è distinta anche nel settore tessile, della biancheria ,delle confezioni e della maglieria.
L'industria tessile, che sotto forma di tessitura per conto terzi si è sviluppata come satellite di Prato, con numerose aziende per le lavorazioni ausiliarie (orditura, ritorcitura, garzatura) e diverse aziende di produzione di biancheria per la casa di pregio.