Le prime testimonianze dell'esistenza della chiesa dei Santi Filippo e Giacomo della Ferruccia, risalgono alla seconda metà del XIV secolo. La Chiesa nel tempo ha subito poi modifiche nel Seicento e nell'Ottocento.
Nel corso dei secoli la parrocchia si è arricchita di numerose opere d'arte, arredi e paramenti liturgici che, anche se il loro cattivo stato di conservazione non ne permetteva un utilizzo, vennero accantonati, per quella cultura contadina che tende a conservare tutto specialmente se inerente alla realtà religiosa.
La riscoperta del tesoro custodito in questa piccola chiesa di campagna è avvenuta solo di recente. Negli scorsi anni l'idea di creare questo museo è stata fortemente voluta da persone, Enti e Istituzioni del territorio, che si sono molto impegnati affinchè il patrimonio della Chiesa della Ferruccia potesse essere custodito e portato a conoscenza di tutti, in quanto testimonianza di consuetudini, tradizioni popolari e memorie del passato che purtroppo nel corso degli anni sono andate perdute in molti altri luoghi.
Il Museo si articola entro tre locali al primo piano della canonica della chiesa, oltre a numerosi arredi lignei è di particolare rilievo il paliotto in velluto rosso di seta con ricami in filo di seta e rapporti in tela d'oro e d'argento. Il paliotto, prezioso e molto raro sia per la qualità del disegno e del ricamo, presenta gli stemmi delle famiglie pistoiesi Cellesi, Bracciolini, Villani ed è databile agli inizi del Seicento. Fra le altre opere, al suo interno si conservano un Crocifisso e santi di Antonio Puglieschi, una tela raffigurante le Nozze mistiche di Santa Caterina firmata P.P. Lippi e datata 1646, e delle statue in stucco dei santi titolari ad opera di Francesco Arrighi.
Altre opere appartenute in passato alla Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo sono oggi custodite nel Duomo di Prato, al Bargello a Firenze e nello Szépmùvészeti Museum di Budapest.
Nozze Mistiche di S. Caterina, S. Maria Maddalena
Pietro Paolo Lippi
1646
olio su tela
cm 246 x cm 178
Paliotto, dettaglio
Manifattura Fiorentina
Velluto tagliato di seta rosso cremisi ricamato in oro e argento lamellare e filato, canutiglia d'argento e d'oro, sete policrome, raso di seta bianco dipinto a tempera, gros di seta gialla, bainca e verde, impreziositi con trame supplementari in argento
inizio XVII sec.
cm 100 x cm 242
Pianeta
Manifattura fiorentina
seconda metà del XVI sec.
Broccatello con due trame lanciate
Calice
Manifattura Fiorentina
secondo quarto del XVII sec.
argento sbalzato, cesellato, bulinato, inciso e parzialmente dorato; parti a fusione
cm 27 x cm 13,5
Reliquiario di San Venanzio
Manifattura Toscana
1696
Legno intagliato, dorato e dipinto
cm 36 x cm 37