Si è concluso il percorso di formazione, organizzato dal Comune di Quarrata in collaborazione con la Società della Salute pistoiese, Gruppo Incontro e Aiutodonna, rivolto agli studenti delle prime e seconde del Liceo Artistico di Quarrata sul contrasto alla violenza di genere e contro gli stereotipi.
Gli incontri, voluti dall’amministrazione comunale all’interno del programma di iniziative inerenti la giornata internazionale di contrasto alla violenza alle donne, sono stati tre da due ore ciascuno, e hanno coinvolto circa 120 studenti.
Si sono svolti alla presenza di quattro formatori, professionisti specializzati nel campo della prevenzione al contrasto della violenza di genere: la dottoressa Marika Buciuni, psicoterapeuta, formatrice; la dottoressa Letizia Ricci, psicoterapeuta, formatrice; la dottoressa Tania Sguerri, psicoterapeuta, formatrice; la dottoressa Giulia Vannucci, psicoterapeuta, formatrice.
Il progetto ha avuto come obiettivo quello di mettere in condizione i ragazzi e le ragazze di riconoscere gli indicatori di rischio che caratterizzano una relazione violenta e fornire strategie per attuare comportamenti costruttivi, distinguendo dimostrazioni d’amore “sane” da ricatti emotivi “mascherati”.
In parallelo il p ercorso si è posto l’obiettivo di informare e sensibilizzare i docenti sul tema della violenza di genere, focalizzando lo studio sulle varie forme di violenza e fornendo strumenti utili per il riconoscimento e l’agire rispetto alle situazioni che possono emergere rispetto a questo fenomeno.
L’intervento con gli alunni nelle classi ha visto l’attuazione di attività strutturate (brain storming, role paying) in cui i destinatari sono stati stimolati a riflettere sulle varie tipologie di violenza, su come queste si manifestino all’interno delle relazioni di coppia, su quanto complesso sia distinguere relazioni paritarie da relazioni che implicano l’uso della violenza nelle sue varie forme (psicologica, fisica, economica, sessuale, stalking) per proporre successivamente modelli relazionali alternativi in cui possano imparare a identificarsi.
L’obiettivo è stato rafforzare i fattori protettivi che riducono i rischi, rafforzare i livelli di autostima e fiducia in se stessi per affrontare gli eventi negativi in maniera attiva e responsabile, riducendo il rischio di comportamenti nocivi.
“ Abbiamo voluto organizzare, ha dichiarato l’assessore Annamaria Turetti , una proposta ampia, dai percorsi a scuola fino alla fiaccolata del 3 dicembre, che potesse non solo sensibilizzare tutta la popolazione, ma che rendesse protagonisti in particolare i giovani, che devono imparare a riconoscere subito i piccoli segnali di disagio, perché sono quelli che ci possano indirizzare a smascherare situazioni di violenza ben più gravi di quanto in apparenza emerge”.