È
arrivata la risposta dell’Asl alla lettera del Sindaco Marco
Mazzanti, che lo scorso 9 febbraio aveva scritto preoccupato
all’Azienda sanitaria per la situazione dei medici di famiglia a
Quarrata. A breve andranno infatti in pensione i dottori Leandro
Daddi e Giovanni Bonacchi, ciascuno con 1600 assistiti, e ancora non
è stato individuato alcun sostituto.
Nella
risposta dell’Asl, firmata dal direttore generale Morello marchese,
giunta
al Comune questa mattina, giovedì 17 febbraio, l’azienda
sanitaria informa il Sindaco
che, in vista del pensionamento del dottor Daddi, l’Asl si era già
attivata nella ricerca di un incarico provvisorio che garantisse la
continuità dell’assistenza nell’ambito territoriale di Quarrata,
interpellando tutti i medici in graduatoria aziendale. Non avendo
ricevuto alcuna disponibilità, ha provveduto a pubblicare un avviso
sul sito dell’ordine provinciale dei medici, il cui termine sarà
il prossimo 20 febbraio. Contemporaneamente l’Asl sta lavorando
anche per la sostituzione del dottor Bonacchi, il
cui pensionamento è previsto
per il prossimo 15 aprile. Qualora l’azienda non riuscisse a
trovare alcun sostituto, chiederà
alla Regione di autorizzare l’innalzamento del massimale a 1800
assistiti per ciascuno degli altri 14 medici dell’ambito.
“Ringrazio
il direttore generale dell’Asl –
afferma il Sindaco Marco
Mazzanti
–
per la risposta che mi ha dato e per il lavoro che sta facendo al
fine di individuare la
sostituzione dei
due medici prossimi alla pensione. Purtroppo
è una risposta che non mi rassicura perché l’ipotesi di innalzare
ulteriormente il massimale per i medici di famiglia in
servizio può
essere solo una soluzione temporanea. I medici di Quarrata, infatti,
hanno già subito un innalzamento del loro massimale per tamponare i
problemi di un precedente pensionamento e
stanno già oggi compiendo grandi sforzi per
garantire la giusta assistenza ai loro pazienti. Inoltre, nel corso
dell’anno, sono previsti anche altri pensionamenti, pertanto spero
che si arrivi prima possibile ad una soluzione che
preveda
la definitiva sostituzione dei medici che andranno in pensione”.